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Giorni speciali in Vaticano, la fine di un pontificato e l’inizio di un nuovo capitolo

© foto Lorenzo Moscia

Sono giorni straordinari quelli che si stanno vivendo in Vaticano, sono i giorni che segnano il passaggio dal pontificato di Papa Francesco a quello di Papa Leone XIV. Sembra di sfogliare lentamente le pagine di un libro denso di spiritualità e storia, in cui ogni evento segna un passaggio solenne nella vita della Chiesa e una tappa significativa nella storia del mondo.

La fine del pontificato di Papa Francesco

La mattina del 21 aprile, con la scomparsa di Papa Francesco, si è chiuso un pontificato profondamente innovativo durato dodici anni. Nei giorni successivi si sono susseguiti i riti legati alla morte del Pontefice: la traslazione della salma nella Basilica di San Pietro, l’omaggio dei fedeli e, il 26 aprile, i solenni funerali celebrati alla presenza di una folla immensa e dei rappresentanti delle principali istituzioni internazionali, in una Piazza San Pietro che ha simbolicamente riunito il mondo intero.

Dopo le esequie, con un corteo funebre memorabile, la salma è stata trasferita nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove è avvenuta la tumulazione, seguita da una lunga processione di fedeli che ancora oggi rendono omaggio a Papa Francesco. La Chiesa ha attraversato la fase della sede vacante, un tempo sospeso, segnato dall’assenza del successore di Pietro e dai tradizionali preparativi per il Conclave.

Il Conclave e l’elezione del nuovo Pontefice

Sono stati giorni di lutto e raccoglimento, ma anche di attesa e speranza. Dopo i Novendiali e 12 Congregazioni generali, il 7 maggio i 132 cardinali elettori (due hanno rinunciato per motivi di salute e il Cardinale Becciu ha fatto un passo indietro) si sono riuniti nella Cappella Sistina. Dopo il tradizionale «Extra omnes», è avvenuto il primo scrutinio, caratterizzato da una lunga attesa che ha preceduto la prima fumata nera. Anche i due scrutini della mattina seguente si son conclusi senza esito. Alle 18:07 dell’8 maggio, la fumata bianca ha illuminato il cielo sopra il Cupolone annunciando al mondo l’elezione del nuovo Papa. La folla in Piazza San Pietro è esplosa in un boato di gioia: applausi e commozione hanno avuto la meglio sulla stanchezza causata dalla lunga attesa sotto un sole cocente.

Il nuovo Papa è Leone XIV

Poco dopo, il Cardinale Protodiacono Dominique Mamberti ha annunciato: «Habemus Papam». Il nuovo Vescovo di Roma è Leone XIV, nome scelto da Robert Francis Prevost, nato a Chicago e membro dell’Ordine di Sant’Agostino. Un nuovo capitolo si è così ufficialmente aperto per la Chiesa Cattolica.

Fin dai primi giorni del pontificato, Papa Leone XIV si è mostrato dinamico e vicino alla gente. Dopo la tradizionale prima messa con i Cardinali, ha reso omaggio ai suoi predecessori nelle Grotte Vaticane, si è recato al Santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano e ha pregato sulla tomba di Papa Francesco. Lunedì ha incontrato privatamente, a sorpresa, i suoi confratelli agostiniani, in un gesto semplice e familiare, ma profondamente simbolico.

Messaggi di pace

Domenica 11 maggio, durante il suo primo Regina Coeli, Papa Leone XIV ha rivolto un appello accorato contro i conflitti nel mondo: «Mai più la guerra!». Ricordando l’80º anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale, ha parlato della situazione attuale come di una “terza guerra mondiale a pezzi”, riprendendo le parole di Papa Francesco. Il suo invito è stato chiaro: scegliere con coraggio la via della pace.

Il giorno successivo, lunedì 12, ha incontrato i giornalisti arrivati a Roma per il Conclave nell’Aula Paolo VI, esortandoli a «disarmare le parole per disarmare la Terra». Ha sottolineato l’urgenza di una comunicazione pacifica, che vada alla ricerca della verità: «Una comunicazione disarmata e disarmante ci permette di condividere uno sguardo diverso sul mondo».

Oggi, ancora una volta nella sala progettata dall’architetto Nervi, ha ricevuto i partecipanti al Giubileo delle Chiese Orientali, rinnovando l’appello a promuovere la pace e la dignità umana: «Perché questa pace si diffonda, io impiegherò ogni sforzo. La Santa Sede è a disposizione perché i nemici si incontrino e si guardino negli occhi». Un invito accorato a mantenere viva la presenza cristiana in Medio Oriente e a non abbandonare la via del dialogo.

La passione per il tennis

Stamattina, Papa Leone XIV ha ricevuto in udienza il tennista italiano Jannik Sinner. Durante il cordiale incontro, il campione altoatesino ha donato al Papa una racchetta da tennis. «Giochiamo un po’?», ha chiesto il numero uno del mondo. Il Pontefice, con tono scherzoso, ha risposto: «Ma qua rompiamo qualcosa!», suscitando simpatia e sorrisi tra i presenti.

I prossimi appuntamenti

Domenica 18 maggio, alle 10, si terrà la Messa di Inizio Pontificato. Durante la celebrazione, Papa Leone XIV riceverà il pallio e l’anello del pescatore. I cardinali presenti presteranno obbedienza al nuovo Pontefice.

Martedì 20 maggio il nuovo Pontefice visiterà San Paolo fuori le Mura, una delle quattro basiliche papali di Roma, per un momento di preghiera e meditazione.

Domenica 25 maggio, alle 17, Papa Leone XIV prenderà ufficialmente possesso della cattedra del Vescovo di Roma nella Basilica di San Giovanni in Laterano, segnando l’inizio effettivo del suo ministero episcopale nella diocesi di Roma.