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Rete Oncologica Regionale, dalla diagnosi alla terapia personalizzata

© foto ARNAS G. Brotzu

Giovedì 22 maggio alle ore 8.30, l’Hotel Regina Margherita di Cagliari ospiterà un’importante iniziativa che pone al centro il paziente oncologico: la gestione del paziente oncologico attraverso la Rete Oncologica Regionale è, infatti, il tema, di grande rilevanza, scelto da Federsanità per la Sardegna, in occasione del suo trentesimo anno di attività. L’iniziativa si inserisce in un più ampio calendario nazionale di appuntamenti di alto profilo, con l’obiettivo di affrontare questioni strategiche per il sistema sanitario.

Un approccio integrato e multidisciplinare

In un’epoca di profonda trasformazione del sistema sanitario l’ambito oncologico richiede un approccio integrato e multidisciplinare: la presa in carico del paziente deve tener conto della sinergia tra competenze professionali, risorse organizzative e innovazioni tecnologiche all’interno di reti strutturate e funzionali.

In questo contesto, l’ARNAS G. Brotzu, da sempre al centro dell’eccellenza clinico-assistenziale della Sardegna, offrirà il proprio contributo attraverso gli interventi di due professionisti. Il Dott. Michele Boero, Direttore della Struttura di Medicina Nucleare, illustrerà le caratteristiche e gli obiettivi della nuova Rete Oncologica Regionale, sottolineandone l’importanza per garantire una presa in carico efficace, tempestiva e uniforme su tutto il territorio. La Dott.ssa Maria Efisia Mascia, Responsabile infermieristico del CAS, approfondirà invece il ruolo dei Centri di Accoglienza Servizi (CAS), veri e propri snodi operativi per il supporto ai pazienti oncologici, descrivendone il funzionamento e il valore aggiunto.

Oncologia, sfida complessa

«La scelta di focalizzare l’attenzione sulla gestione del paziente oncologico attraverso la Rete Oncologica Regionale riveste un significato particolarmente rilevante», commenta il Commissario Straordinario dell’ARNAS G. Brotzu, Maurizio Marcias. «L’oncologia rappresenta una delle sfide più complesse per il nostro sistema sanitario a cui l’ARNAS risponde quotidianamente con un importante contributo, anche grazie a due importanti interventi. Il primo, concluso nel 2024, è il piano di investimenti in nuove tecnologie che ha visto la Struttura di Radiologia, diretta da Raffaele Barbara, dotarsi di apparecchiature all’avanguardia. Il secondo, in fase di avvio, prevede la realizzazione di quattro nuove sale operatorie al P.O. Businco. Entrambi i progetti, finanziati dal PNRR concorrono, in sinergia con le altre strutture sanitarie del territorio, a consolidare una rete oncologica capace di mettere al centro la persona, coniugando qualità e innovazione».

Le reti oncologiche regionali, strumenti imprescindibili per assicurare equità di accesso alle cure, continuità assistenziale e appropriatezza terapeutica, contribuiscono a ridurre le disuguaglianze territoriali. Parallelamente, la crescente valorizzazione delle tecnologie digitali (dalla telemedicina all’intelligenza artificiale, dall’interoperabilità dei sistemi informatici all’analisi dei big data) offre importanti opportunità per rinnovare i modelli organizzativi e migliorare la qualità dell’assistenza. Tuttavia, perché queste innovazioni possano esprimere appieno il loro potenziale, è necessario un ripensamento complessivo delle modalità operative, investendo nella formazione del personale sanitario e nella definizione di strategie condivise tra istituzioni, professionisti e stakeholder.