Ieri sera l’ex Caserma di via Roma di Quartu Sant’Elena è stata la cornice di una serata che ha visto protagonisti i finalisti del più prestigioso riconoscimento letterario italiano, il Premio Strega. È la prima volta nella lunga storia del premio, giunto alla sua 79ª edizione, che la Sardegna è tappa del tour che ogni anno coinvolge diverse città italiane per promuovere l’incontro diretto tra autori e lettori.
Realizzata con il patrocinio del Comune di Quartu Sant’Elena, con il contributo della Fondazione Quartu Cultura, organizzata da 011solution in collaborazione con Argonautilus, la serata è stata condotta dal noto volto televisivo Fabio Canino, che ha saputo stimolare un dialogo intenso con gli autori in cui non è mancato qualche momento di ilarità, nonostante la profondità dei temi trattati. Significativa la sua frase di apertura: «Vedere uno spazio pieno di persone che sono qui per ascoltare altre persone che parlano di libri, significa che non tutto è perduto».
Vale la pena di riportare anche due frasi, dal significato potente, di alcuni giovani studenti del Liceo Pacinotti di Cagliari, che su impulso dei loro insegnanti hanno chiesto e ottenuto di far parte della giuria del Premio Strega Giovani: «La vita trova radici nel silenzio e rifiorisce sempre», «La scrittura ha il potere di restituire ciò che la storia ha taciuto».
I libri e gli autori
Anche quest’anno, la qualità letteraria è altissima. Memoria, dolore e riscatto sono i temi al centro delle opere giunte in finale e delle quali il pubblico presente ha avuto la rara occasione di ascoltare qualche brano, per voce degli stessi autori. Un privilegio unico e suggestivo, perché nessuno può far arrivare un testo in modo più autentico se non chi quelle parole le ha pensate, sentite e fermate su un foglio, portandoci nel cuore narrativo dell’opera stessa.
Andrea Bajani firma L’anniversario che – edito da Feltrinelli – è un romanzo di rottura familiare, di fuga da una famiglia «tenuta insieme dal collante della paura» quella per un padre che crea «un piccolo totalitarismo domestico, rendendo invisibile la madre». È una storia di riscatto e riappropriazione di un figlio che sceglie di ricostruirsi sulle sue stesse macerie.
Nadia Terranova è autrice di Quello che so di te – edito da Guanda – un libro, anche questo, sulla memoria, quella memoria che richiede il coraggio di guardare indietro. In questo modo l’autrice scopre la storia della sua bisnonna, internata nel 1928: un tabù familiare che la guida in un viaggio autobiografico tra sogno e realtà: sono davvero due diverse dimensioni? «Tutto ciò che sogniamo influenza chi siamo e la nostra visione del mondo».
Paolo Nori è l’autore di Chiudo la porta e urlo, Mondadori. La morte è il tema dominante, ma anche la stupidità di cui l’autore si autoproclama ironicamente «campione regionale» perché – dice citando Raffaello Baldini «la battaglia contro la coglionaggine comincia da sé stessi» Tra autobiografia e poesia in cui si alternano italiano e dialetto, il romanzo è «una circonvallazione» perché da lì «si vede passare il mondo».
Elisabetta Rasy è in finale con Perduto è questo mare, Rizzoli editore. Ancora memoria e riflessione, un padre assente, un amico scrittore che è maestro intellettuale e umano per un romanzo profondo che scava nella memoria, dove spesso ritroviamo e qualche volta in parte inventiamo la nostra storia.
Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, TerraRossa. Perdita e lutto attraversano questo emozionante e profondo romanzo che è la storia di una deflagrazione, un viaggio nel vuoto che le perdite lasciano, riempito con oggetti appartenuti alla famiglia in un inventario attraverso il quale si cerca di ricostruire, di riparare dopo il più devastante degli incendi: la morte di due figli.
Un segnale positivo
La serata di ieri è stata un’occasione unica che testimonia il ruolo crescente della Sardegna nel panorama culturale italiano, con l’auspicio che possa stimolare un circolo virtuoso per iniziative di alto profilo. Aver richiamato un ampio pubblico è il sintomo positivo di un interesse per la letteratura vivo e in crescita.
Considerato l’alto valore letterario dei testi, arduo sarà il compito della giuria nella finale prevista per il 3 luglio prossimo, nel consueto scenario dei Giardini del Museo Nazionale Etrusco di Via Giulia, a Roma.