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Giulini su più fronti: «Cagliari solido, vogliamo alzare l’asticella»

© immagine Cagliari Calcio

Conferenza stampa all’Hotel “Palazzo Tirso” per il Presidente rossoblù Tommaso Giulini, che ha fatto il punto sulla stagione appena conclusa e sul futuro del Cagliari, affrontando temi gestionali, economici e tecnici. Accanto a lui, il neo direttore sportivo Guido Angelozzi, il direttore generale Stefano Melis, l’amministratore delegato corporate Carlo Catte e il consigliere d’amministrazione Nicola Riva.

Ecco alcuni stralci della conferenza stampa riportata integralmente sul sito ufficiale del Club.

Ripartire dall’ultima stagione
«Devo ringraziare i protagonisti dell’ultima stagione. Con mister Nicola abbiamo trovato l’obiettivo abbastanza rapidamente, vincendo nel ritorno tutti gli scontri diretti. Gli aspetti positivi sono più di quelli negativi. Abbiamo valorizzato diversi ragazzi e tre li abbiamo riscattati. Ci siamo consolidati nella categoria. Venire a Cagliari dopo un maestro come Ranieri era una sfida complicata che Nicola ha vinto, anche con grande entusiasmo».

I saluti
Negli ultimi mesi ho soprannominato Nereo Bonato “re del mercato invernale” e devo ringraziarlo per aver guidato la società verso una nuova era. Non rinnoviamo il contratto a Viola ma è stato uno degli uomini determinanti di questi anni. Questa mattina ho abbracciato e ringraziato Augello, anche lui in scadenza, così come ho ringraziato Palomino e Jankto, che anche se non ha fatto un minuto nell’ultima stagione si è sempre allenato con professionalità. Mi fa molto piacere che i mattoncini della salvezza siano stati messi da Deiola e Pavoletti, due pedine fondamentali per la prossima stagione, così come Mina che ha scelto Cagliari nonostante tante offerte».

Il pilastro della difesa
«Mina è un giocatore diverso, va gestito al top. Anche questa sarà una sfida per Pisacane e Angelozzi. Noi abbiamo un giocatore da altri palcoscenici come Mina e dobbiamo gestirlo bene sotto tutti i punti di vista. Questa è la nostra più grande sfida».

Nuovi investitori
«Non c’è stato approccio con nessuno perché nessun vero gruppo forte ci ha avvicinati. Negli ultimi anni 27 realtà ci hanno chiamato, ma studiandole abbiamo capito che non fossero le giuste. Non vorrei mai tifosi inferociti sotto Fluorsid perché è arrivato un soggetto che fa fare la fine di altri Club retrocessi o spariti. Questo, credo, mi debba essere riconosciuto».

La gestione del Club
«Abbiamo recuperato solidità dopo i bilanci post-Covid ed è grazie a questo che abbiamo potuto operare i riscatti di Caprile, Piccoli e Adopo. Spero che le deadline sullo stadio siano reali e che entro Natale parta il bando».

Nuove prospettive per il settore giovanile
«Abbiamo ringiovanito tutto lo staff tecnico della prima squadra. Ci penserà Angelozzi tra qualche giorno a rispondere sulla Primavera».

Giulini guarda al futuro con fiducia
«Io ho sensazioni positive. Se tutti lavorano per il noi non puoi non fare dei salti in avanti. Da Ranieri in poi abbiamo eliminato persone che pensavano più a promuovere se stesse che a fare il bene del Club».

Il nuovo direttore sportivo
«Da settimane avevamo capito che Bonato avrebbe preferito un tecnico esperto. L’idea Angelozzi è nata ritornando da Napoli. Non abbiamo contattato nessun altro direttore sportivo. Lui ha detto subito sì nonostante avesse ricevuto offerte più remunerative».

Capitolo nuovo stadio
«Speriamo che entro i primi di luglio arrivino novità per poi andare alla conferenza di servizi. Questo dilatare i tempi mi disturba, e a questo punto non so se sarò io il presidente del Cagliari quando ci sarà finalmente il nuovo stadio».

Il momento di Pisacane
«Abbiamo lavorato per mesi per non dover parlare più di limiti economici. Qualche operazione in uscita la faremo, come quella di Hatzidiakos appena annunciata. L’obiettivo sarà tenere più giocatori forti possibili. Cosa mi aspetto da Pisacane? Che dia spazio alla fame di tanti giovani che vogliono dimostrare. Era arrivato il momento di Pisacane, ci sono momenti nella vita e questo era il suo. Non potevamo perderlo. Ha tanta fame e tanta conoscenza, era giusto dargli spazio. Crediamo in lui per il nostro percorso di crescita basato anche su tanti giovani. La scelta si basa sul percorso che abbiamo fatto e ora lo riteniamo pronto. Dovrà dimostrare, come devono sempre dimostrare tutti gli allenatori giovani (che sono tanti) in Serie A».

Occhio al mercato
«Io non faccio trading con i giocatori. Se prendo un giocatore, lo faccio per tenerlo. Poi è chiaro che se arrivano offerte irrinunciabili e i ragazzi spingono per andarsene devi vendere, ma ad oggi credo abbiano bisogno di un altro anno di alto livello con il Cagliari».

Rinnovate ambizioni
«Noi abbiamo provato ad alzare l’asticella dopo la cessione di Barella e all’epoca non andò così bene. Proveremo a fare meglio di allora, sicuramente. Sono orgoglioso di aver fatto dieci anni su dodici in Serie A. Oggi il Barcellona torna a vincere puntando sulla “cantera”, noi vogliamo seguire questo percorso. Quest’anno faremo un nuovo rilancio per alzare la nostra dimensione in Serie A».

Tra sogno e realtà
«Io sono un sognatore ma non posso illudere nessuno. Continueremo a sognare in grande ma con realismo e pragmatismo, come sempre».

Trofeo Gigi Riva
In chiusura, un annuncio di grande fascino: «Il 2 agosto giocheremo il primo “Trofeo Gigi Riva” contro il Saint Etienne. Ogni anno ci sarà un avversario diverso ma quest’anno sarà una due giorni di festa e di ricordo per il nostro Mito. Ci saranno tutta una serie di eventi collaterali in città e ci teniamo molto a questa iniziativa. Il trofeo verrà fatto da uno scultore sardo emergente».