Registrato a Quartu Sant’Elena il primo atto di nascita omogenitoriale in Sardegna dopo la recente sentenza della Corte Costituzionale, un evento che rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’uguaglianza e il riconoscimento dei diritti delle famiglie. Il 3 luglio scorso, presso l’anagrafe cittadina, è stato infatti iscritto l’atto di nascita della piccola Michelle-Ange Riva Castaldi, nata il 26 giugno, figlia di Michele-Ange Marie Therese Castaldi e Martina Riva.
La sentenza n. 68 del 2025 della Corte Costituzionale ha ufficialmente aperto la strada alla possibilità di registrare entrambi i genitori dello stesso sesso negli atti di nascita. Un traguardo che garantisce piena tutela legale alla bambina e afferma con forza il diritto di ogni famiglia di essere riconosciuta, indipendentemente dalla sua composizione.
La soddisfazione delle due madri
Michele-Ange Marie Therese Castaldi, una delle due madri, ha sottolineato con emozione l’importanza dell’avvenimento: «È una soddisfazione, ma soprattutto una tutela e una certezza per nostra figlia. Prima c’era un genitore fantasma, oggi c’è un figlio che ha gli stessi diritti degli altri». Alle sue parole si è unita Martina Riva, dichiarando: «Il passo successivo sarà sposarci, per consolidare ulteriormente la nostra famiglia».
Le parole degli amministratori di Quartu
«Questo atto rappresenta un momento di grande valore per la nostra comunità», ha dichiarato il Sindaco di Quartu Sant’Elena, Graziano Milia, che ha voluto omaggiare le neomamme con una spilla dei Quattro Mori, incorniciata dal verde e poggiata su un campo bianco, riprendendo così i colori della bandiera quartese. Nel corso della cerimonia, il Primo Cittadino ha consegnato anche un omaggio per la neonata.
«È un passo avanti verso una società più inclusiva – ha proseguito Milia – in cui l’amore e la responsabilità genitoriale sono i veri pilastri della famiglia. Il nostro impegno è quello di continuare a promuovere i diritti e le tutele per tutti i cittadini, come abbiamo fatto fin dal primo giorno di mandato con l’istituzione di un apposito assessorato».
Soddisfatta ed emozionata anche l’Assessora comunale alle Politiche di Genere e ai Diritti LGBT, Cinzia Carta, che ha così commentato: «È una giornata importante, non solo per Quartu, perché afferma un principio fondamentale: ogni bambina e ogni bambino hanno il diritto di essere riconosciuti, tutelati e accolti nella loro unicità, a prescindere dalla composizione del proprio nucleo familiare».
L’ex Sindaco di Sassari rivendica il primato
«Siamo orgogliosi di essere il primo Comune in Sardegna a registrare un atto di nascita omogenitoriale», aveva dichiarato il Primo Cittadino di Quartu Milia nei giorni scorsi.
L’ex Sindaco di Sassari, Nicola Sanna, però, non ci sta, e dalle pagine de La Nuova Sardegna rivendica che la sua amministrazione fu la prima a registrare un atto di nascita omogenitoriale in Sardegna. Nel 2019, infatti, il Comune di Sassari certificò, in presenza dei funzionari del Servizio anagrafe, la nascita della piccola Alida, figlia di due donne. La bambina, nata in Spagna attraverso fecondazione assistita, è pertanto considerata la prima bimba sarda con due madri legalmente riconosciute. Le dichiarazioni dell’ex Sindaco del capoluogo sassarese, peraltro, trovano conferma nelle cronache dell’epoca.