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Importanti addii e tanti volti nuovi: come cambia il Cagliari dopo il calciomercato

© foto Cagliari Calcio


Si è concluso con il colpo Belotti il movimentato calciomercato del Cagliari, orchestrato dal nuovo DS Angelozzi, che ha visto partire alcuni grandi protagonisti della scorsa stagione e ha portato in Sardegna volti nuovi, offrendo a Pisacane la possibilità di mettere in campo una squadra camaleontica, capace di cambiare pelle ogni volta che la partita lo richiede.

Tra i pali la certezza Caprile

Protagonista fin dal suo arrivo con l’ottimo esordio di San Siro contro il Milan, Caprile si è guadagnato la conferma, sancita dal riscatto avvenuto in questo mercato. È uno dei pochi intoccabili della squadra rossoblù.

Partiti Scuffet (al Pisa a titolo definitivo) e Sherri (prestito al Frosinone), alle spalle del portiere napoletano restano Radunovic, cavallo di ritorno rimasto nonostante le sirene di mercato, e Ciocci, che continuerà a fare il terzo.

Difesa a quattro nel DNA rossoblù

Nella conferenza stampa post Fiorentina, il tecnico Pisacane ha dichiarato di aver studiato la storia del Cagliari, caratterizzata dall’utilizzo della difesa a quattro nelle sue migliori stagioni. Porterà avanti questa tradizione, senza escludere lo schieramento a tre (già visto a Napoli).

Nelle prime due giornate i quattro difensori utilizzati dal primo minuto sono stati Zappa, Mina, Luperto e Obert. A destra, oltre a Zappa il Cagliari potrà contare quest’anno sulla presenza di Di Pardo, rientrato dal prestito al Modena. Al centro, salutati Palomino (fine contratto), Hatzidiakos (al FC Copenhagen) e Wieteska (in prestito al Kocaelispor), la rosa è stata rinforzata con Zé Pedro (dal Porto) e Juan Rodríguez (dal Peñarol). Entrambi, rispettivamente a destra e a sinistra, possono adattarsi anche sulle fasce in una difesa a quattro o giocare come braccetti della difesa a tre. A sinistra, perso Augello (al Palermo a parametro zero), la novità è il sardo Idrissi (di ritorno dal Modena), che può insidiare il duttile Obert (gioca anche centrale) e garantire maggiore spinta, soprattutto come esterno in un 3-5-2. Resta in rosa Pintus, mentre Veroli è stato ceduto in prestito al Palermo.

Prati al centro del progetto

Nella zona nevralgica del campo hanno lasciato in quattro: Nicolas Viola, protagonista anche in termini realizzativi nelle ultime tre stagioni; Antoine Makoumbou, anch’egli al Cagliari da tre anni; Răzvan Marin, in Sardegna da 2021, protagonista di un prestito biennale all’Empoli; Jakub Jankto, finito ai margini lo scorso anno (zero minuti giocati) e ritiratosi dal calcio pochi giorni fa.

Nel precampionato e nelle prime partite ufficiali, Prati è sempre stato in rampa di lancio: forse questa è la sua ultima occasione per esplodere e dimostrare di meritare la maglia da titolare. Al suo fianco, Adopo (riscattato dall’Atalanta) è quasi intoccabile. L’altra mezz’ala, al momento Deiola, potrebbe presto cedere il posto a Folorunsho (in prestito con diritto di riscatto dal Napoli), utilizzato nelle prime uscite in posizione più avanzata. Mazzitelli (dal Como) può alternarsi alle mezz’ali o sostituire Prati come regista, dando la possibilità a Pisacane di avere un centrocampo più muscolare.

Discorso a parte quello di Palestra, in prestito secco dall’Atalanta, che per caratteristiche è il sostituto di Zortea, accasatosi al Bologna: esterno destro di spinta, imprescindibile nel 3-5-2 e utilizzabile come esterno alto in un eventuale 4-2-3-1. Restano ancora in rosa Rog, al centro di rumors di mercato nelle scorse settimane (sono ancora aperti alcuni mercati esteri), e Cavuoti che vestirà il rossoblù almeno fino a gennaio.

Belotti sul gong

Quando il mercato sembrava chiuso, è arrivata la bomba: Andrea Belotti è rossoblù. Per alcuni una scommessa, per altri un azzardo: di sicuro un calciatore in evidente fase calante, che però potrebbe far bene se trovasse la giusta fiducia.

Partito Piccoli (Fiorentina), al centro dell’attacco ci sono alternative come Borrelli (svincolatosi dal Brescia) e il veterano Pavoletti, ormai all’ultimo passo di danza della sua carriera. Inoltre da quest’anno il Cagliari può avvalersi delle prestazioni di Semih Kılıçsoy (in prestito con diritto di riscatto dal Besiktas), attaccante atipico che può agire anche da esterno. Confermati Zito Luvumbo, che finora è stato utilizzato come arma a gara in corso, e a sorpresa Mattia Felici, vicino al Venezia nei giorni scorsi ma rimasto in rosa in attesa di una nuova sistemazione a gennaio. Gaetano, ancora in cerca di consacrazione, rappresenta uno di quegli uomini che può far fare il salto di qualità: può agire da trequartista, esterno e anche da mezz’ala offensiva con due partner di sostanza in un centrocampo a tre.

La vera punta di diamante del mercato del Cagliari è però Sebastiano Esposito (in prestito dall’Inter con obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni): duttile, utilizzabile come prima o seconda punta, dietro le punte o esterno in un 4-3-3. Per il momento salutano Kingstone Mutandwa (prestito al SV Ried) e Alessandro Vinciguerra (trasferimento temporaneo al Pescara), mentre è un addio quello di Florinel Coman, che dopo un prestito di cinque mesi ha fatto ritorno al Al-Gharafa, in Qatar.