A Bangkok l’Italia della pallavolo ha scritto un’altra pagina memorabile della sua storia sportiva: le azzurre hanno sconfitto la Turchia nella finale del Mondiale femminile col punteggio di 3-2, soffrendo e conquistando il titolo iridato con orgoglio e determinazione.
Grande merito di questo successo è da attribuire al maestro Julio Velasco, abile a plasmare un team competitivo e vincente ai massimi livelli, capace di portare a casa nel giro di due anni due Nations League, un titolo olimpico e un Mondiale. Una squadra equilibrata, quella azzurra, che ha raggiunto un’elevata compattezza emotiva e mentale.
In campo, un gruppo affiatato di grandi giocatrici, da Egonu a Sylla, da Danesi ad Antropova. Grande protagonista anche l’oristanese Alessia Orro, che ha conquistato il titolo di MVP e il premio come miglior palleggiatrice del torneo, dopo aver dato il suo apporto in tutta la competizione iridata e nella finale di Bangkok. L’atleta sarda era risultata la miglior palleggiatrice anche l’estate scorsa ai Giochi olimpici e qualche settimana fa in Nations League.
Nell’ultimo atto della competizione mondiale, le azzurre sono passate in vantaggio in due occasioni vedendosi però raggiungere dalle turche di Daniele Santarelli sul 2-2. Nel quinto set, però, le rosse, guidate da una grande Vargas, nulla hanno potuto contro le ragazze di Velasco, che sono salite definitivamente in cattedra.
Per l’Italia si tratta del secondo titolo mondiale, dopo quello conquistato nel 2002 in Germania dalle azzurre di Bonitta.