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Cagliari, presentato il DS Angelozzi: «Ho l’energia per fare un bel lavoro»

© immagine Cagliari Calcio

Alla Unipol Domus, in occasione della presentazione del nuovo allenatore della prima squadra, Fabio Pisacane, è stato presentato alla stampa anche il nuovo Direttore Sportivo Guido Angelozzi, che dopo una carriera in giro per l’Italia ha lasciato Frosinone nei giorni scorsi per approdare in rossoblù.

Ecco alcuni passaggi significativi della conferenza stampa del nuovo DS con le parole riportate dal sito web ufficiale del Cagliari.

Intesa tra allenatore e direttore
«Con Fabio ci conosciamo da anni, condividiamo la stessa idea di calcio e attenzione ai giovani. Servirà pazienza, ma ci divertiremo. Abbiamo una base solida anche grazie a Bonato, personalmente ho tanta energia dentro, sento di poter fare un bel lavoro, col supporto di chi collabora con me, ed è una bella sensazione. Giulini mi ha chiamato di lunedì sera, io dovevo firmare altrove il giorno dopo. Ho seguito il cuore. Ringrazio Giulini e anche Maurizio Stirpe (presidente del Frosinone, ndr) per avermi liberato nonostante fossi sotto contratto. Sono un uomo di campo: quando il Cagliari avrà bisogno, ci sarò”.

Mercato: uscite possibili, ma con spirito giusto
«Zortea? Ha mercato, valuteremo eventuali offerte come per altri. Ma l’idea è tenere quasi tutti. Chi resta a Cagliari deve farlo con entusiasmo. Non voglio giocatori scontenti”.

Operare con riflessione
«Lavoriamo per inserire rinforzi, ma senza fretta. Alcuni ragazzi li devo ancora conoscere. Meglio evitare di correre e sbagliare».

Mentalità e ambizione
«Non possiamo sbagliare mentalità, questo vale per tutte le squadre. A Frosinone nella prima stagione siamo retrocessi all’ultimo secondo, la seconda è iniziata con ambizione ed è finita male. Serve fame, concentrazione e un pizzico di quella magia che fa la differenza nei momenti decisivi».

Una base già solida
«Pavoletti è l’anima, Deiola un esempio. Mina e Luperto portano esperienza. Caprile, Adopo e altri giovani sono ben rodati. Serve solo completare la rosa nel modo giusto. Cerchiamo un centrocampista completo capace di fare le due fasi e coprire più ruoli, non un semplice sostituto di Makoumbou».

Obiettivo: salvezza e solidità
«La Serie A è tosta, con neopromosse ambiziose. L’obiettivo è restare in categoria, poi si vedrà. Teniamo però i piedi per terra, conosciamo i nostri valori e quello che deve essere il nostro percorso. Qualche uscita ci sarà, come anche innesti, ma senza bruciare le tappe».

Un club con identità
«Giulini mi ha chiesto lavoro, rispetto e una rosa migliore di quella attuale, costruita insieme al mister e allo staff. Qui non ci sono fondi di investimento, qui c’è una proprietà presente, passionale, che investe e programma. Ha già speso 30 milioni per confermare pezzi importanti del gruppo. Questo è raro nel calcio italiano. Nell’incontro con il presidente e i dirigenti mi sono emozionato: ho visto senso di appartenenza e dedizione quotidiana».