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Agcom dichiara guerra alle chiamate moleste, in arrivo i primi blocchi

Giovanni Antonio Mellino - Presidente ANAP Pensionati Confartigianato Sardegna

A partire da domani, martedì 19 agosto, scatterà il primo stop alle chiamate moleste, un provvedimento molto atteso soprattutto da anziani e fasce più fragili della popolazione. Grazie ai nuovi filtri introdotti da Agcom, sarà possibile bloccare le chiamate provenienti dall’estero che si presentano come numeri italiani falsi, una delle tecniche più diffuse utilizzate dai truffatori telefonici.

A ricordarlo è ANAP Confartigianato Sardegna, sottolineando come questo passo rappresenti un argine contro il telemarketing selvaggio e le sempre più frequenti truffe telefoniche. «A causa delle continue telefonate indesiderate in tanti ignorano quelle importanti che riguardano la salute o l’assistenza», ha spiegato Giovanni Antonio Mellino, Presidente di ANAP Confartigianato Sardegna e Vicepresidente Nazionale.

Nel corso dell’estate, le segnalazioni sono state numerosissime: «In questo periodo estivo sembra che i call center siano particolarmente scatenati, forse in vista del primo giro di vite, e noi siamo indignati dal fatto che gli operatori continuino a tediare persone anziane e indifese – ha dichiarato Mellino – il tono insistente utilizzato rende i cittadini di una certa età vulnerabili e crea in loro stress e ansia». Una pressione che, secondo il presidente ANAP, diventa un vero e proprio «bombardamento» di chiamate finalizzate a proporre contratti di luce e gas con modalità aggressive e assillanti.

Il problema, però, non è solo lo stress. «Il vero problema, quello maggiormente sottovalutato – prosegue Mellino – è che le persone evitano di rispondere ai numeri sconosciuti rischiando di ignorare anche chiamate importanti come quelle relative alla salute, all’assistenza e, in generale, alle questioni personali».

Secondo gli ultimi dati di Adiconsum, la metà delle denunce riguarda il settore dell’energia, dove si registrano numerosi casi di operatori senza mandato o addirittura veri e propri tentativi di frode. «Le persone lamentano telefonate ripetute e promesse ingannevoli – ha aggiunto Mellino – tanti nostri soci raccontano di aver ricevuto chiamate da presunti operatori che promettevano risparmi su bollette elettriche e telefoniche e, successivamente, di essersi ritrovati contratti mai richiesti».

Il vicepresidente nazionale dell’associazione sottolinea inoltre l’aspetto etico: «Capiamo come le aziende abbiano bisogno di nuovi clienti ma non bisogna approfittare delle persone anziane. Sarebbe giusto non far stipulare contratti via telefono a persone di età superiore ai 70 anni: una parte di loro non ha i mezzi per valutare l’offerta nel migliore dei modi. Purtroppo trarre in inganno un anziano è più semplice, ma ricordiamo ai venditori che una persona di una certa età può subire uno stress elevatissimo da queste situazioni».

Il fenomeno dello spoofing, con cui i truffatori fanno apparire sul display un numero italiano pur chiamando dall’estero, è tra i più diffusi. Per questo Agcom ha introdotto due tappe fondamentali: da domani il filtro scatterà per i numeri fissi camuffati, mentre dal 19 novembre sarà esteso anche ai numeri mobili. Un controllo incrociato dei prefissi e dei flussi internazionali permetterà così di fermare le chiamate sospette prima che arrivino al destinatario.

Un tentativo precedente era stato fatto con il Registro Pubblico delle Opposizioni, rilanciato nel 2022 e aperto anche ai cellulari. Ma, a due anni dalla sua attivazione, i risultati non hanno soddisfatto: nonostante i 30 milioni di numeri registrati, le chiamate indesiderate non sono sparite, anzi in alcuni casi sono aumentate. Il limite principale, spiega ANAP, sta nel sistema “opt-out”, che obbliga i cittadini a iscriversi per non ricevere chiamate, favorendo così i comportamenti scorretti. Un modello “opt-in”, con consenso esplicito preventivo, garantirebbe invece una protezione molto più solida.