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Il Cagliari si presenta, da Tharros parte il viaggio verso il futuro

© foto Isola online 24

Una serata che ha saputo mescolare sport, cultura e territorio. La presentazione ufficiale del Cagliari Calcio 2025/2026 si è svolta ieri sera in uno scenario di rara bellezza: l’area archeologica di Tharros, nella penisola del Sinis, che guarda verso il mare e fa perdere lo sguardo dei visitatori verso panorami mozzafiato.

Introdotta da un lento ma suggestivo arrivo in trenino turistico della squadra, che ha percorso le antiche strade puniche e romane fino al sito archeologico, verso le 21.25, tra gli applausi di centinaia di tifosi, ha avuto inizio la serata condotta da Valentina Caruso.

A fare gli onori di casa è stato Anthony Muroni, Presidente della Fondazione Mont’e Prama, che ha sottolineato l’importanza del connubio tra sport e valorizzazione culturale. Al suo fianco, il Direttore Generale del Cagliari, Stefano Melis, che ha ribadito l’impegno del club nel rafforzare il legame con il territorio sardo.

Orgoglio e identità

È stato Fabio Pisacane, nuovo allenatore rossoblù, a infiammare il pubblico parlando di orgoglio e responsabilità per essere l’allenatore di una squadra come il Cagliari.

Anche i capitani Alessandro Deiola e Leonardo Pavoletti hanno parlato di identità e orgoglio, sottolineando l’importanza del legame con i tifosi e con la terra sarda. «Siamo fortunati a combattere per questa terra e per questi colori», ha detto Pavoletti, che poi, tra gli applausi, ha definito quello della presentazione «uno scenario che solo la Sardegna può offrire».

Una serata di festa

Lo spettacolo nella terra del Sinis è continuato tra risate e siparietti: Luvumbo e Mina hanno improvvisato un balletto sul palco, mentre il duo Folorunsho–Mazzitelli ha intonato «Fatece largo che passamo noi» in perfetto romanesco, viste le origini dei due centrocampisti. Applausi per tutti coloro i quali hanno preso la parola, uno su tutti il giovane turco Kiliçsoy, che visibilmente emozionato ha salutato per la prima volta i suoi tifosi.

Il momento più simbolico è stato il dono di una maglia personalizzata con la scritta “Tharros 2025” da parte di Stefano Melis ad Anthony Muroni, a cui ha fatto seguito la foto ufficiale della squadra sotto lo sguardo della Torre di San Giovanni.

A chiudere la serata, la voce di Federica Urracci e la musica di Nicola Sanna, in un finale poetico e suggestivo, illuminato dalla luna, che ha coinvolto anche Stefano Oppo, rimasto in platea con pochi spettatori fino all’ultima nota.