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Sant’Efisio è tornato a Stampace, il voto è sciolto

© foto Isola online 24

Dopo quattro giorni di pellegrinaggio, ieri notte Sant’Efisio ha fatto ritorno a Cagliari accolto da una folla silenziosa e profondamente partecipe.

Il pellegrinaggio

Come avviene da secoli, nel lungo viaggio il simulacro del Santo ha attraversato i luoghi simbolici del suo cammino: da Sarroch a Villa San Pietro, da Pula a Nora, dove ogni anno si rinnova l’antico voto che lega il popolo sardo al suo Santo martire sin dal 1656.

L’arrivo in città

Il ritorno è stato segnato da uno dei momenti più emozionanti dell’intero pellegrinaggio: l’ingresso notturno a Cagliari, preceduto dalla tappa a Giorgino, nella Villa Ballero, dove il simulacro è stato nuovamente vestito a festa.
Trainato dai buoi e circondato dalla scorta d’onore – tra cui l’Alter Nos, la Guardiania, i miliziani in costume e i membri dell’Arciconfraternita del Gonfalone – il cocchio ha fatto il suo ingresso in città preceduto dai gruppi folk e accompagnato dal tradizionale suono delle launeddas.

Lo scioglimento del voto

Ad attendere il simulacro nel cortile antistante la chiesetta di Stampace una folla composta che ha voluto onorare fino all’ultimo istante il ritorno del Santo. All’interno della chiesa si è consumato il momento più solenne: l’annuncio dello scioglimento del voto da parte del Presidente dell’Arciconfraternita, Andrea Loi.

Presente anche il Sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, che, come già accaduto il Primo maggio in Via Roma, non è voluto mancare a questo appuntamento molto sentito in città.

Sant’Efisio è tornato a casa. Il voto fattogli dalla Municipalità nel 1656 affinché liberasse Cagliari dalla peste è stato sciolto. Ancora una volta, il Santo è stato onorato in un cammino fatto di fede e memoria.