Torna anche a Cagliari l’attesissimo appuntamento con Monumenti Aperti, la grande festa della cultura e della comunità che quest’anno celebra la sua 29esima edizione. Oggi e domani, Cagliari – città capofila dove tutto ebbe inizio – ospiterà un ricco programma che coinvolgerà 58 siti visitabili, con oltre 5000 volontari, in gran parte studenti e studentesse delle scuole e dell’università, pronti a fare da guida nei quartieri storici e periferici del capoluogo.
Un’edizione dal respiro nazionale
“Dove tutto è possibile” è il titolo scelto per l’edizione 2025, un invito a guardare con occhi nuovi l’immenso patrimonio culturale e a costruire ponti tra passato e futuro. A sottolineare la portata dell’evento è la dimensione nazionale assunta quest’anno grazie al sostegno del Ministero del Lavoro: saranno 87 i Comuni coinvolti in 19 regioni italiane, con oltre 800 monumenti aperti fino a novembre. Un traguardo importante per un progetto partito da Cagliari e cresciuto fino a coinvolgere grandi città come Roma, Venezia, Torino, Palermo, Siracusa e Ferrara.
Sei itinerari tematici per scoprire la città
Saranno 58 i monumenti visitabili e, per districarsi meglio nella scelta, sono 6 le aree geografiche cittadine a tema proposte: “Della rocca e dei suoi secoli” è il tema scelto per Castello, “Di approdi, genti e passaggi” per Marina e via Roma, mentre “Di santi e di grotte” è il tema scelto per Stampace. Il quartiere di Villanova e l’area di Bonaria sono raccolti sotto il titolo “Di pietre, orti e antichi giardini”, mentre “Di gemme fuori dal centro” raccoglie le zone di Su Baroni, Sant’Avendrace, Monte Urpinu e del litorale. Un focus particolare è infine dedicato alla Municipalità di Pirri nella sezione intitolata “Dell’antica villa contadina”.
Le novità del 2025
Diverse le novità. Sono cinque i nuovi siti che, per la prima volta, entrano a far parte della rete di Cagliari. Tra questi la scuola all’aperto “Attilio Mereu”, primo edificio progettato dall’architetto Ubaldo Badas, il nuovo allestimento delle Collezioni Archeologiche dell’Università di Cagliari, due importanti presìdi del territorio di Pirri (il palazzo della Municipalità, ex scuola elementare oggi sede istituzionale e la scuola di via Toti, cuore del Patto educativo di comunità, luogo simbolo di partecipazione e innovazione didattica) e l’organo restaurato della chiesa di Sant’Antonio Abate, riscoperto e restituito alla città grazie a un accurato intervento di tutela e valorizzazione.
Tra i ritorni più attesi, spicca la riapertura dell’Area Archeologica del Parco di Bonaria, insieme a siti dal forte valore simbolico come le chiese di Sant’Agostino, Santi Lorenzo e Pancrazio, San Vincenzo de’ Paoli, la Legione dei Carabinieri e la Scala di Ferro.
Accessibilità e inclusione
Anche quest’anno Monumenti Aperti conferma il suo impegno per l’accessibilità universale grazie alle sezioni “Cultura senza Barriere” e “Mediazione Culturale”, attive dal 2003 e 2009. Previste visite guidate in LIS e in italiano in luoghi come la Cripta dei SS. Martiri, il MUACC, la Chiesa di San Michele, il Parco di Molentargius e Palazzo Regio. Il Parco Archeologico di Tuvixeddu ospiterà visite in sei lingue. Il servizio Amico Bus del CTM sarà disponibile su prenotazione.
Eventi diffusi e premi istituzionali
Non mancheranno eventi collaterali: concerti, spettacoli, laboratori, giochi per famiglie e aperture straordinarie negli studi di artiste e artisti. Le iniziative si snoderanno tra centro storico, Pirri, Sant’Elia, Giardini pubblici, stazione ferroviaria, Orto dei Cappuccini e il Parco di Tuvixeddu.
Il progetto ha ricevuto anche per il 2025 la prestigiosa Medaglia di Rappresentanza della Presidenza della Repubblica ed è patrocinato, tra gli altri, da Senato, Camera, Ministero della Cultura, Ministero del Turismo, Parlamento Europeo, Regione Sardegna, Comune di Cagliari e Anci Nazionale.
Per il programma completo e aggiornato, consultare il sito ufficiale della manifestazione, presente sui social digitando @sardegnamonumentiaperti