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Università di Cagliari, test sulla teleriabilitazione nella sclerosi multipla

Il gruppo del Laboratorio di Biomeccanica ed Ergonomia Industriale. Da sinistra Bruno Leban, Giulia Casu, Federico Arippa, Micaela Porta e Massimiliano Pau - foto Università di Cagliari

Il Laboratorio di biomeccanica ed ergonomia industriale dell’Università degli Studi di Cagliari è impegnato in un progetto europeo innovativo che ha l’obiettivo di implementare e testare un innovativo sistema di teleriabilitazione, basato sull’intelligenza artificiale e fruibile da remoto, destinato a persone affette da sclerosi multipla.

Il progetto

Il progetto – denominato PlatinuMS e finanziato nell’ambito di Horizon Europe, il nuovo Programma Quadro Europeo per la Ricerca e l’Innovazione per il periodo 2021-2027 – è partito il 28 giugno e avrà durata triennale. Oltre ad UniCa, sono coinvolte le università di Limerick (Irlanda), Tel-Aviv (Israele) e Aarhus (Danimarca).

«Il ruolo di UniCa all’interno del progetto PlatinuMS è duplice – spiega Massimiliano Pau, professore di bioingegneria e team leader del Laboratorio di biomeccanica ed ergonomia industriale – Anzitutto, poiché la sclerosi multipla si associa ad importanti limitazioni funzionali del cammino, dell’equilibrio e della forza muscolare, è importante verificare se, e in che misura, il trattamento riabilitativo somministrato mediante la piattaforma di teleriabilitazione basata sull’ intelligenza artificiale è in grado di migliorare questi aspetti. Per fare ciò, ci si serve della strumentazione presente all’interno del Laboratorio di biomeccanica ed ergonomia industriale che comprende sofisticati sistemi di analisi del movimento umano, sia ottici che basati su sensori inerziali indossabili. Allo stesso tempo, la collaborazione ormai decennale con il Centro Sclerosi Multipla della Sardegna consentirà di valutare gli aspetti clinici delle persone con SM selezionate per lo studio. Si tratta, quindi, di una vera e propria analisi multidisciplinare che investe aspetti di natura biomeccanica e cognitiva ma che deve necessariamente tenere conto delle condizioni cliniche della persona con SM nonché delle ricadute del trattamento sulla sfera psicologica e del benessere in termini di umore, qualità della vita e partecipazione sociale. Infine, saranno considerati con attenzione anche gli aspetti relativi all’usabilità della piattaforma di teleriabilitazione, considerato che potrebbe essere utilizzata da individui di differente età e livello di familiarità con le tecnologie digitali».

Il team di lavoro

Insieme e Massimiliano Pau compongono il gruppo di lavoro di UniCa Bruno Leban, Federico Arippa, Micaela Porta e Giulia Casu con la collaborazione di Eleonora Cocco, direttrice del Centro Sclerosi Multipla della Sardegna.

Potenziale e limiti

La sclerosi multipla è uno dei disturbi neurologici più comuni al mondo, con una prevalenza stimata di 2,8 milioni di persone. La teleriabilitazione ha un grande potenziale per fornire opzioni accessibili e convenienti per la formazione nella terapia dell’esercizio, anche se ci sono ancora diverse limitazioni che impediscono di utilizzare questa tecnologia su larga scala. L’efficacia del progetto PlatinuMS verrà valutata in diversi centri di sclerosi multiplaconsolidati in tutta la comunità UE.